Arlena di Castro è un piccolo centro agricolo nel cuore dei monti Volsini, posto sul versante sud-occidentale dell'apparato vulcanico e solcato da un ventaglio di corsi d'acqua che concorrono a formare il torrente Arrone.
Quasi completamente disabitata e ridotta ad una Roccaccia, fu praticamente rifondata nella seconda metà del secolo XVI, per volontà del cardinale Alessandro Farnese, che nel 1573 vi insediò alcune famiglie provenienti da Allerona.
Successivamente il possesso del borgo passò dal Ducato di Castro e Ronciglione al Conte Alessandro Cardelli, per concessione di Papa Pio VI, che lo vendette poi al Principe Polacco Poniatowski.
L'economia di questo piccolo paese si basa principalmente sulle coltivazioni di frumento ed olive, ma anche di prodotti da serra e campo aperto, quali pomodoro, asparago, melone, cocomero e peperone.
Diffuso è anche l'allevamento di ovini anche se in diminuzione, e questo probabilmente è dovuto soprattutto alla crisi del settore.
Nel territorio vi sono inoltre attive alcune cave di pietra pomice.