Il promontorio di monte Bisenzio che dai suoi 400 metri di altitudine si affaccia sulla sponda sud-occidentale del lago di Bolsena , proprio di fronte all’isola Bisentina alla quale dà il nome.
Nel corso della prima età del ferro il promontorio era abitato da popolazioni umbro-italiche alle quali nel IX-VIII secolo a.C. si sovrapposero gli Etruschi e successivamente, a partire dal 265 a.C. i Romani. Sotto la loro dominazione Bisenzio divenne Visentium.
Nel 749, dopo l'ennesima invasione dei Longobardi, gran parte della popolazione di Bisenzio si spostò nella vicina Capodimonte, finché a metà del XIII secolo il centro di Bisenzio venne distrutto da papa Urbano IV perché al centro di lotte fra Guelfi e Ghibellini.
A metà del XVII secolo, dopo la distruzione di Castro, il centro di Bisenzio entrò a far parte del patrimonio della Chiesa di Roma, ma ormai era pressoché distrutto ed abbandonato; gli ultimi suoi abitanti, colpiti dalla malaria, abbandonarono i resti dell’antica città , intorno al 1850.
Oggi il promontorio è un vero e proprio sito archeologico e ospita un colombario, una grotta posta nel punto più alto della collina con centinaia di celle scolpite sulle pareti interne e che un tempo dovettero contenere le urne cinerarie dei defunti.
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