Il Castello dell’Abbadia, nei pressi di Montalto di Castro, venne edificato in epoca medievale al fine di controllare in maniera strategica l’accesso al ponte omonimo e proteggere la popolazione dai continui attacchi saraceni. Il Castello, che domina la valle del Fiora, è protetto da un fossato ed è circondato da un muro di cinta munito di quattro torri semiellittiche.
Un documento dell'809 attesta che nel IX secolo la fortezza era in realtà un'abbazia benedettina fortificata dedicata a S. Mamiliano. Durante tutto il Medioevo il castello venne conteso dalle potenti famiglie locali tra cui gli Aldobrandeschi, i Di Vico e il Comune di Orvieto. L’aspetto architettonico delle mura e del maschio, che coincide con il nucleo più antico del castello, si può far risalire al XII secolo. Nella prima metà del XV secolo il feudo intorno al castello fu assegnato alla famiglia Farnese e il territorio godette di un periodo di relativa tranquillità .
Nel 1513 la rocca fu concessa in investitura perpetua al cardinale Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, che amava particolarmente soggiornare in questo luogo.
Si deve molto probabilmente a lui la costruzione dell’ala della struttura oggi occupata dal Museo Archeologico.
A partire dal 1537 il castello fece parte del Ducato di Castro per poi essere reintegrato, a metà del XVII secolo, nei possedimenti della Camera Apostolica.
Dopo alterne vicende e periodi di decadenza la rocca di Vulci è stata acquistata dallo Stato nel corso degli anni ‘60 del secolo scorso e dopo una profonda opera di restauro è stata destinata a sede del Museo Archeologico Nazionale di Vulci a partire dal 1975.
Nelle vicinanze del Castello, sempre a Montalto di Castro, ci sono delle stupende spiaggie sulle quali rilassarsi.