La Chiesa di San Vincenzo fu fatta costruire intorno al 1630 dal marchese Vincenzo Giustiniani e fu dedicata al martire spagnolo San Vincenzo.
Nelle intenzioni del marchese la chiesa doveva essere il centro del borgo di Bassano e la chiesa mausoleo della sua famiglia.
Nel 1941 la chiesa di san Vincenzo, da anni in stato di abbandono, insieme a dei ruderi e casolari ad essa annessi, fu donata dal principe Innocenzo Odescalchi all'abate Luigi Merluzzi, rappresentante legale della Congregazione Silvestrina.
In seguito l’abate dei Silvestrini mise in atto il grandioso progetto di costruire una struttura monastica capace di ospitare oltre 600 ragazzi provenienti da famiglie vittime della guerra da ogni parte d’Italia, offrendo loro vitto, alloggio e istruzione.
Nel 1945 fecero ingresso i primi 4 ragazzi raccolti dall'abate Gregori; fu l'inizio di un'attività che raggiunse negli anni grandi proporzioni.
Cinque anni più tardi il Monastero di San Vincenzo era già un vero e proprio paese che contava, tra ospiti, monaci, professori e personale di servizio, oltre mille persone.
Tale attività fu dismessa negli anni Ottanta a seguito della diminuzione dell’emergenza scolastica e di accoglienza.
Dal 1983 è iniziata una progressiva ristrutturazione che ha portato alla realizzazione di una vasta ed attrezzata foresteria.
Oggi i suoi vasti locali sono utilizzati per convegni, attività di gruppi giovanili, associazioni di volontariato, e molte altre attività culturali e ludiche.
