La chiesa e il convento di Santa Teresa furono costruiti per una comunità di Carmelitani Scalzi su iniziativa del cardinale Odoardo Farnese, nipote di Papa Alessandro III, nel secondo decennio del XVII secolo, su progetto dell’architetto Girolamo Rainaldi.
Fino alla fine degli anni ‘60 del secolo scorso il convento fu destinato alla formazione culturale e spirituale degli alunni dell'Ordine dei Carmelitani.
Qualche anno dopo venne inaugurata la Casa di Santa Teresa che oggi è un centro di spiritualità che ospita persone che sono in cerca di pace e raccoglimento per i loro esercizi spirituali che arrivano a Caprarola.
Annessa al convento c’è la Chiesa di Santa Teresa, di notevole interesse artistico ed architettonico, dedicata alla Santa che riformò l’ordine Carmelitano.
La Chiesa è arroccata su uno sperone di tufo, tipico materiale della Tuscia, sulla collina di fronte alla facciata sud del Palazzo Farnese.
L’imponente e particolare facciata è in peperino lavorata, sormontata da gigli farnesiani.
Al suo interno, ad una sola navata con tre altari, sono conservate opere di grande pregio, tra cui alcune tele di Giovanni Lanfranco e Alessandro Turchi detto il Veronese, un ritratto di Odoardo Farnese e, nell'altare maggiore, una tela raffigurante la Madonna con il Bambino, Santa Teresa d’Avila e San Giuseppe, opera di Guido Reni risalente al 1623.