La storia di Civita Castellana, inizia con i Falisci, un’ antica popolazione che abitava l’Italia centrale. Il territorio dell’attuale città infatti, coincide con Falerii Veters, antico insediamento della popolazione Falisca.
I Falisci, popolo di guerrieri da sempre, si scontrarono con la vicina Roma, uscendone inevitabilmente sconfitti.
Da qui, l’abbandono del sito fortificato di Falerii Veteres e la fondazione di un nuovo insediamento: Falerii Novi.
Nel Medioevo, dopo un periodo di abbandono, la città tornò ad essere abitata e diventò quella che ora è Civita Castellana. Divenne rifugio di Papi, come Clemente III e Adriano IV e fu teatro di lotte interne tra due famiglie, i Di Vico e i Savelli, fino a che nel 1426, la Santa Sede non si riaffermò definitivamente.
Nel Rinascimento, fu dimora di molti Papi, come Alessandro VI, Giulio II e Pio VI.
Nel XVI subì due attacchi dai Lanzichenecchi, che avevano compreso l’importanza strategica della città , ma Civita Castellana riuscì a resistere, portando come unica ferita, l’archivio cittadino bruciato.
I secoli successivi videro un periodo sostanzialmente di pace, anche se Civita Castellana vide passare tra le sue strade, le truppe francesi del generale Mac Donald, i garibaldini diretti a Mentana e lo stesso Vittorio Emanuele II.
Fu poi in epoca moderna, in particolare nel XIX che grazie ad un imprenditore veneto, Giuseppe Trevisan, che Civita Castellana divenne la cittĂ della ceramica.