Denomina anticamente Stabla, Stabia, Stabbia ed infine Castrum Stabie, Faleria deve il suo antico nome allo “Stabulum” ossia un’antica stazione di cambio dei cavalli, sita proprio in loco. Altri invece pensano che il nome derivi da “stabilis”, con riferimento alle sue fondamenta tufacee. La denominazione attuale risale solo al 1873.
Il primo insediamento umano presente a Stabia, avvenne nel territorio circostante la rocca tufacea, denominata “Rocchetta”, situata sotto la Casaccia di Piè di Castello
All’interno di questa zona, sono infatti state ritrovate molte tracce di insediamenti umani, molti dei quali risalenti all’età arcaica.
Notizie del feudo di Stabla, si hanno invece in alcune bolle di Giovanni XIX e Benedetto IX. A quell’ epoca Stabla, era considerata un feudo ed era già di proprietà degli Anguillara, ai quali rimase fino al XVII sec.
Una data rimase famosa: il 1 novembre del 1504, quando Girolama Farnese, moglie di Giugliano Anguillara, venne sospettata di aver tentato, con l’aiuto dei suoi amanti, di avvelenare il proprio figlio, Giuliano.
Quando la famiglia Anguillara costruì il proprio Castello, il borgo assunse l’aspetto di un nucleo fortificato fino a che nel XVI, l’abitato si ampliò ancora di più e fu necessario istituire una nuova cinta muraria.
Nella seconda metĂ del XVII sec. tutti i beni degli Anguillara, compresa Stabia, furono venduti al Principe Borghese.
Nel XIX secolo il borgo ancora conservava la cinta muraria edificata qualche secolo prima, ma all’esterno della stessa, si cominciò a sviluppare il paese nuovo.
Nel XX secolo, le mura rinascimentali furono demolite e venne edificato il palazzo comunale.
Tra il 1971 e il 1973, l’antico borgo fu completamente evacuato per un elevato rischio crollo.