Quello di Pianiano è un piccolo e antichissimo borgo situato lungo la strada che collega Vulci a Ischia di Castro, a 4 km da Cellere, di cui fa territorialmente parte.
Scavata nel tufo, Pianiano è un esempio di insediamento medievale che ha avuto origine molto indietro nel tempo, nell'antico culto di Apollo/Diana connesso alla caccia.
La storia moderna di Pianiano risale al periodo medievale quando, durante gli scontri per il predominio del territorio dell’alta Tuscia, venne realizzato un primo insediamento fortificato.
Tra tutte le famiglie che si contesero il dominio su Pianiano prevalse quella dei Farnese che lo annesse al Ducato di Castro.
Il periodo di prosperità ebbe fine nel XVI secolo, quando lo Stato Pontificio ebbe la meglio sulla famiglia Farnese.
Da questo momento l’abitato entrò in crisi e finì per spopolarsi nella prima metà del XVIII secolo.
A metà del XVIII secolo il Papa Benedetto XIV concesse le terre di Pianiano, insalubri e difficili da coltivare, ad un gruppo di famiglie albanesi di Scutari, che aveva chiesto aiuto al Pontefice per sfuggire alle persecuzioni religiose dei turchi che dopo momenti di scontro, finirono per fondersi con le famiglie locali.
Nel cuore di Pianiano sorge ancora oggi la chiesa medievale dedicata al patrono San Sigismondo; al suo interno è conservata una pregevole acquasantiera ornata da tre gigli farnesiani che sottolineano l'appartenenza del borgo alla famiglia dei Farnese e al Ducato di Castro.