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Il Santuario di Santa Maria ad Rupes

Scopri la storia antica di questo favoloso santuario

  • Scopri la Tuscia Il Santuario di Santa Maria ad Rupes

    Il Santuario di Santa Maria Ad Rupes è di Castel Sant'Elia; situato in una grotta tufacea che domina la valle Suppentonia, a poca distanza dalla bellissima Basilica di Sant’Elia.


    La storia di questo luogo risale ai primi secoli del cristianesimo, nel VI secolo, quando nasce nella Valle il culto della Madonna, grazie agli anacoreti che furono accolti in questa zone e introdussero in Occidente l’idea della vita monastica.


    Molti di loro abbracciarono in seguito la regola monastica di San Benedetto e rimasero a vivere nelle grotte scavate lungo la rupe di tufo e ancora oggi esistenti.


    S. Gregorio Magno scrisse dei passi in cui raccontava la bellezza dell’immagine della Madonna presente nel Santuario.


    Nel VI secolo i Benedettini costruirono sulle rovine del tempio dedicato a Diana il Cenobio; successivamente a loro subentrarono i Canonici di S. Spirito in Sassia di Roma, proprio come accadde alla vicina Basilica di Sant’Elia.


    Seguirono secoli di abbandono durante i quali però la venerazione della Madonna rimase viva tra le popolazioni del luogo.


    Nel 1777 con l’arrivo di Frà Giuseppe Andrea Rodio iniziò per il Santuario un’epoca di nuovo splendore.


    Per facilitare l’accesso alla Grotta di molti pellegrini pensò di scavare nel tufo vivo una galleria e dopo quattordici anni di lavori inaugurò una scala di 144 gradini. Dal 1892 il Santuario venne affidato ai Frati Minori della Provincia di S. Croce in Sassonia; sotto di loro il Santuario si sviluppò fino a divenire quello che conosciamo adesso.


    L’aumentare sempre maggiore dei pellegrini rese necessaria la realizzazione di una chiesa più ampia per le celebrazioni liturgiche.


    Così nei primi anni del secolo scorso fu costruita la Basilica di San Giuseppe, in stile gotico a una sola navata. Il campanile del 1912 possiede tre campane, accordate alle note di “Si, La, Sol”, come quelle della Basilica di S. Pietro a Roma.


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