La Riserva Naturale Statale Saline di Tarquinia interessa un'area di 170 ettari a ridosso del litorale dell'antica città etrusca di Corneto , l’attuale Tarquinia.
La riserva è stata istituita per la conservazione degli uccelli tipici delle lagune costiere tirreniche.
Si hanno testimonianza delle Saline di Tarquinia fin dall'antichità e diversi ritrovamenti archeologici ne testimoniano l’impiego per la produzione del sale già nell'epoca villanoviana.
Nel 1802 ebbero inizio i lavori per la realizzazione delle saline che durarono diversi decenni.
Nel 1980 venne costituita la Riserva Naturale di Popolamento animale a causa dell'importanza della zona per l'avifauna migratrice e stanziale.
Attualmente essa è affidata al Corpo forestale dello Stato che ne è l'Ente gestore.
L'attività di estrazione del sale nel frattempo si è gradualmente ridotta fino a cessare completamente nel 1997.
Gli invasi della Salina, di natura artificiale rappresentano un vero e proprio ecosistema salmastro contraddistinto da alta salinità .
Oltre alle vasche fanno parte della Riserva delle Saline ambienti diversi come spiagge, dune, steppa mediterranea e pineta.
Tali ambienti sono abitati da numerose specie di uccelli, sia stanziali che migratori, tra cui il fenicottero rosa, la garzetta, l'airone cinerino, il cavaliere d'Italia, il gabbiano corallino, l'airone bianco maggiore, la beccaccia di mare, il cigno Reale, il cormorano, il falco pescatore, la quaglia e il fagiano.
Oltre agli uccelli si trovano nella Riserva anche esemplari di volpe, nutria, istrice, riccio, scoiattolo e testuggine.
A Tarquinia ci sono anche altre attrazioni che meritano una visita: le numerose chiese , la Civita etrusca , il palazzo comunale e l'antico porto di Gravisca
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