Il lago di Bolsena

Il lago di Bolsena, con i suoi 115 km² di ampiezza e gli oltre 40 metri di perimetro, è il più esteso tra i laghi vulcanici della Tuscia, il più grande bacino vulcanico d’Europa e il quinto lago per dimensione nella nostra Penisola.

Circondato in buona parte dalla catena dei monti Volsini, al suo interno sorgono due isole di origine vulcanica, l’isola Martana (l’isola della Regina Amalasunta) e l’isola Bisentina, emerse a seguito dell’attività vulcanica locale.

Sulle sponde del lago di Bolsena sorgono borghi medievali molto caratteristici tra cui Bolsena, Marta, Capodimonte, Gradoli e Montefiascone.

Il Lago di Bolsena si è formato oltre 300.000 anni fa ed il suo è un patrimonio naturale di inestimabile valore e un tesoro prezioso dal punto di vista storico, archeologico e culturale.

La caldera principale di Bolsena attualmente occupata dalle acque del lago non è l’unica ad oggi visibile. Ci sono anche le caldere di Latera e Montefiascone, testimonianze dell’antica attività vulcanica a cui si deve anche la composizione scura della sabbia delle spiagge intorno al lago.

L’economia locale si basa sulla pesca, in particolare di coregoni, tinche, lucci e del tipico lattarino, a cui i cittadini di Marta dedicano una sagra speciale ogni anno.

Con il pesce del Lago di Bolsena i pescatori e le donne del posto sono soliti cucinare la famosa “sbroscia”, una zuppa di pesce realizzata con la stessa acqua del lago: una vera prelibatezza apprezzata dai locali e soprattutto dai turisti.

Il lago di Bolsena è un lago balneabile, meta degli amanti di vela, windsurf e pesca sportiva ma anche di chi è in cerca di relax e passeggiate sul lungomare e tra i vicoli dei borghi che affacciano sul lago, con i loro castelli e i ristoranti tipici.

Nei punti in cui la natura è ancora incontaminata si trovano numerose specie di uccelli, come morette, folaghe, svassi, aironi, cenerini e di pesci come il pesce gatto, il coregone, il luccio, la tinca, la carpa, il persico, il lattarino, le anguille e molto altro.

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