Abitato dai falisci, il territorio di Monterosi rappresentava in epoca romana un punto di sosta lungo la Via Cassia.
Il nome Monterosi è un evidente composto di “monte” al quale si aggiunge un secondo termine, probabilmente derivante dal latino “rosa”.
La prima menzione dell’attuale abitato risale al 1081, in un documento con il quale papa Gregorio VII lo assegnava all’abbazia di Sant’ Anastasio.
Nel corso del Medioevo continuò a far parte dei possedimenti di questo monastero, fatta eccezione per alcuni periodi, durante i quali passò sotto il dominio di famiglie importanti come i Prefetti di Vico, gli Anguillara e gli Orsini.
Nel XIII secolo Federico II di Svevia, in lotta con il Pontefice, fece erigere a Monterosi un castello; punto di passaggio obbligato per chi si spostava verso Roma, il luogo fu teatro di grandi avvenimenti come l’incontro tra Federico Barbarossa e Papa Adriano IV.
Lungo il tracciato della vecchia Via Cassia è possibile scorgere il sacrario dei Caduti, che commemora il sacrificio dell’ufficiale Ettore Rosso e dei suoi soldati. Il gruppo viene celebrato perché riuscì a bloccare proprio in questo punto l’avanzata di una colonna tedesca, nel 1943.