In Italia la produzione di nocciole avviene principalmente in 4 regioni: Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia. Nel Lazio la Tuscia è sicuramente la zona dove la produzione di questo frutto apprezzato in tutto il mondo è maggiore.
Qui attualmente si coltiva circa il 40% di tutta la produzione nazionale e questo rende questa zona la più importante d’Italia sia in temini di qualità che di quantità. Nella Tuscia possiamo trovare 3 varietà di nocciole: la tonda gentile romana, il nocchione e la tonda di giffoni.
La più diffusa in questa zona è sicuramente la tonda gentile romana che rappresenta circa il 90% della produzione locale e che è particolarmente apprezzata dalle industrie e dal mercato dolciario.
Caratteristiche Enogastronomiche
Compatta e croccante è ottima sia fresca, che essiccata o tostata, ed è l’ingrediente principe di molte ricette, soprattutto dolciarie, della provincia di Viterbo.
Le pecularità territoriali e climatiche della Tuscia rendono la nocciola di questa zona unica nel suo genere sopratutto per il sapore e per la compattezza.
I suoli principalmente vulcanici della provincia di Viterbo ed il clima mite che c’è intorno ai Monti Cimini sono un connubio perfetto per la produzione della nocciola.
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Storia
La coltivazione della nocciola nel Lazio, ha origini piuttosto antiche: si pensa che la varietà Tonda Gentile, fosse infatti presente già in epoca pre-romana.
E’ nell’ultimo secolo però che la produzione aumenta incredibilmente tanto che il Lazio, ma soprattutto la Tuscia, diventa uno dei territori di maggiore produzione di tutta l’Italia.
L’aumento esponenziale della produzione inizia soprattutto negli anni 60 e continua tutt’ora. In particolare negli ultimi anni la tecnologia a permesso di facilitare ed accelerare la raccolta di nocciole e così molti produttori hanno potuto ingrandirsi incredibilmente.
Attualmente le nocciole sono importantissime in quanto sono un punto di forza dell’economia locale e ci sono ben 8000 famiglie in circa 30 comuni che lavorano direttamente o indirettamente con le nocciole.