L'Oasi di Vulci è un'area naturale protetta a cavallo tra il Lazio e la Toscana, la Tuscia e la Maremma.
Istituita nel 1989, essa occupa una superficie di quasi 300 ettari e comprende territori della provincia di Viterbo (Montalto di Castro e Canino) e della provincia di Grosseto (Manciano).
L’oasi di Vulci, voluta dal WWF, si estende lungoil corso del fiume Fiora che forma proprio in quest’area una cascata a un piccolo lago balneabile.
L’ambiente palustre con i suoi canneti ha favorito il proliferare di molte specie vegetali e animali, osservabili da appositi capanni realizzati all’interno dell’Oasi stessa.
Da qui si possono scorgere numerosi tipi di uccelli acquatici come aironi cinerini e garzette e la lontra, un animale schivo e molto raro la cui presenza è segnale dell’ottima qualità dell’ambiente circostante.
Molto ricca anche la vegetazione lungo il corso d'acqua, dove crescono il pioppo nero e bianco, il salice bianco e rosso e alcuni esempi di tamerice.
Per raggiungere l’Oasi WWF di Vulci seguire le indicazioni per le rovine di Vulci; arrivati al ponte dell’Abbadia seguire le indicazioni e in pochi minuti, a piedi o in auto, si arriva all’ingresso dell’Oasi.
