Pescia Romana ha una storia che differisce di molto da quella del suo vicino Montalto di Castro. Quest'ultimo infatti, fu proprietà degli Orsini a partire dal XIV secolo, diventando parte integrante del Ducato di Castro.
Pescia Romana invece rimase sotto il dominio della Camera Apostolica.
Intorno al 1820, la "Tenuta di Pescia", venne affidata ai Boncompagni, Principi di Piombino, che detennero il potere sul territorio, fino all'avvento della riforma agraria.
La zona fu per molto tempo piena di acquitrini e paludi, che portarono la popolazione a subire le conseguenze di un territorio così costituito, come la presenza della malaria.
Dopo la bonifica del territorio e la riforma agraria, il territorio di Pescia Romana divenne una zona molto fertile in cui anche attualmente sono presenti rigogliose coltivazioni, come pomodori, meloni e cocomeri.