Le origini di Ronciglione si fanno risalire agli insediamenti di epoca etrusca di cui si trova ancora traccia nelle modeste necropoli presenti sul territorio.
In epoca romana Ronciglione rappresentò molto probabilmente un “castrum” tra la Cassia Cimina e la Cassia Clodia.
Nell'Alto Medioevo la cittadina subì numerose incursioni barbariche, finché non venne inclusa nel Ducato Romano della Curia Pontificia.
La costruzione del nucleo del borgo di Ronciglione viene attribuita ai prefetti di Vico, che presero il nome dal lago presente nel territorio che dominarono per secoli.
Nel 1435 il Papa fece decapitare l’ultimo esponente della famiglia dei Vico e donò Ronciglione a quella degli Anguillara.
Nel XVI secolo Papa Paolo III Farnese unì la contea di Ronciglione al ducato di Castro; proprio in questo periodo Ronciglione conobbe un periodo di grande splendore rinascimentale e di revisione urbanistica. Vennero costruiti i grandi monumenti che ancora oggi ammiriamo, tra cui la Fontana Grande, la Chiesa della Pace e Porta Romana.
In questi stessi anni si consolidò la tradizione del carnevale che ancora oggi rappresenta uno dei momenti più importanti per la cittadinanza e l’intera popolazione della Tuscia.
Oberati dai debiti, nel XVII secolo, i Farnese finirono per perdere il Ducato di Castro e Ronciglione e la cittadina tornò sotto il diretto controllo dello Stato Pontificio.
Nel corso degli anni successivi subì incendi e saccheggi da parte delle truppe francesi e un grave bombardamento durante la seconda Guerra Mondiale.