La Riserva Naturale Selva del Lamone, istituita nel 1994, fa parte del Sistema dei Parchi e delle Riserve della Regione Lazio.
Essa occupa un’area di circa 2000 ettari sul territorio di Farnese, in provincia di Viterbo al confine con la Toscana.
In questo angolo solitario dell’Alto Lazio si conserva uno dei boschi più selvaggi della Tuscia, formatosi su una colata lavica risalente al periodo compreso tra 150.000 e 50.000 anni fa.
Il 90% dell’area protetta è occupato da boschi per la maggior parte cerrete pure o miste, mentre il restante 10% da aree destinate all’ agricoltura.
Le aree agricole sono occupate da prati destinati al pascolo e da oliveti e vigneti.
Il confine meridionale della Riserva del Lamone è segnato per un lungo tratto dal fiume Olpeta, che forma due suggestive cascate (del Pelicotonno e del Salabrone) e sul cui corso cresce un bosco ripariale di salici, ontani e pioppi.
All’ interno dell’area della Riserva sono presenti anche importanti resti archeologici risalenti all’Età del Bronzo, all’ epoca degli Etruschi e al Medioevo; si trovano infatti resti di villaggi fortificati, capanne di pastori, tratti di strade romane e un’abbazia cistercense di Santa Maria di Sala, restaurata nel 2013 - 2014 per volontà della Riserva.