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La torre di Chia, frazione di Soriano nel Cimino, si erge con i suoi 42 metri su tutto il territorio circostante.
La torre faceva parte di un complesso ora non più visibile e doveva avere funzione di avvistamento e difesa del territorio circostante, dove si scorgono ancora oggi resti di abitazioni e vecchi mulini immersi nel verde di quello che oggi è noto come Fosso Castello.
La torre appartenne agli Orsini, ai Colonna e poi ai Lante della Rovere, proprietari di Villa Lante a Bagnaia.
Negli anni ‘70 lo scrittore e regista Pier Paolo Pasolini, innamorato di questi luoghi che aveva visitato durante le riprese del suo “Vangelo secondo Matteo”, riuscì ad acquistare la torre di Chia, a ristrutturarla e a trasformarla nella sua seconda abitazione, affidandone il progetto al suo amico Dante Ferretti.
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