La leggenda vuole che la città di Tarquinia, sia stata fondata dall’eroe della mitologia estrusca, Tarconte.
Da sempre insediamento di grande rilevanza, ebbe sin da subito rapporti con la vicina Roma, tanto da dare i natali ad alcuni dei Re di Roma (Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo).
Entrata in guerra con Roma più volte, venne infine sottomessa e divenne parte della Regio VII Etruria, fino al V secolo quando passò sotto il regno romano-gotico di Teodorico e successivamente del Longobardo Ducato di Tuscia.
Nell VIII venne acquisita come il resto della Tuscia, dai Carolingi e inseguito dallo Stato della Chiesa.
La vecchia città di Tarquinia subì già dal secolo VI un graduale spopolamento, che si accentuò in epoca medioevale. Fenomeno dovuto probabilmente alle numerose devastazioni compiute dagli incursori germanici e saraceni.
L’attuale Tarquinia, fu chiamata fino allo scorso secolo “Corneto” (solo nel1922 sarà definitivamente chiamata Tarquinia). Nel VIII secolo infatti, su di un colle contiguo alla città, sorse una rocca, detta Cornietum o Corgnetum.
Agli inizi del XII secolo, Corneto divenne un libero comune italiano e instaurò rapporti commerciali con le città di Genova e Pisa. Tra il XIII e il XIV secolo, resistette all’ assedio di Federico II e si scontrò con Roma e Viterbo. La città si oppose anche alla Chiesa, ma alla fine dovette sottostare allo Stato Pontificio.
Nel XV secolo, in seguito alla costruzione del nuovo porto di Civitavecchia, Corneto perse la sua rilevanza come porto dell’alto Lazio.
Tra la seconda metà del XIX e la fine del XX, la diocesi di Corneto/Tarquinia, venne definitivamente annessa a quella di Civitavecchia.