La storia del borgo di Torre Alfina è legata a quella del suo castello, costruito attorno ad una torre di avvistamento preesistente, durante l’alto medioevo.
Nel corso del X e XI secolo intorno al castello iniziò la costruzione delle prime case e della seconda cinta muraria di protezione.
Nel palazzo, realizzato accanto alla torre, dimorarono i diversi signori che nel corso degli anni si alternarono alla guida di questo territorio: prima i Risentii, poi i Monaldeschi di Orvieto, del ramo Cervara, che dominarono questo luogo fino al XVII secolo.
Proprio ad uno di questi signori, tale Sforza Cervara è dovuta la ricostruzione in stile rinascimentale del primitivo castello medievale.
Nei due secoli successivi il castello fu di proprietà dei marchesi Bourbon del Monte.
In questi anni il borgo di Torre Alfina passò prima sotto il dominio di Orvieto e poi sotto quello della vicina Acquapendente, di cui tutt’ora è frazione.
Alla fine del XIX secolo tutte le proprietà di Torre Alfina furono acquistate dal Conte Edoardo Cahen, che si fregiò del titolo di Marchese di Torre Alfina e che chiese di essere seppellito nel vicino Bosco del Sasseto, da lui stesso reso agibile attraverso la realizzazione di sentieri.
