La storia di Vejano è piuttosto antica: recenti scavi archeologici hanno infatti riportato in vita alcuni reperti databili intorno al 1800 - 1300 a.C.
Il territorio venne anche abitato dagli etruschi, di cui però non si hanno testimonianze così consistenti.
In età augustea, Vejano divenne un centro importante, perché posto lungo il tracciato dell’antica Via Clodia e per la sua abbondanza di acqua e fertilità dei terreni.
Proprio a questo periodo risale un importante complesso romano, tra cui spicca un interessante “auguraculum”, ossia un tempio senza tetto nel quale i sacerdoti dell’antica Roma, fornivano i pubblici auguri ed un tempio alla Dea Pomona.
Inizialmente denominano Viano, il paese cambiò il suo nome in Vejano solo nel 1872. Le prime notizie su “Viano” risalgono ad alcuni atti del 1213.
Il borgo e la sua attuale struttura, risalgono al periodo medievale e il suo possesso venne conteso dalle note famiglie di potenti del luogo. Si alternarono i Vico, gli Anguillara e gli Orsini; questi ultimi lo governarono solo per un anno per poi donarlo nel 1493 alla famiglia Santacroce, che detenne il paese per circa 200 anni.
Nel 1674 Antonio Santacroce vendette il feudo a Don Angelo, della famiglia Alfieri che governò il paese fino ad epoca recente (fine XIX sec.).
All’inzio del XX sec. la famiglia Altieri decise di vendere le proprie proprietà all’ Università Agraria e ai privati cittadini.